Vi sono due tipi di imposte: le variabili (imposta di registro) e le Imposte fisse (ipotecaria e catastale).
L’imposta di registro è pari al 2% (se prima casa) del valore catastale (ottenuto moltiplicando la rendita catastale per i coefficienti relativi alla categoria urbanistica), mentre 9% se seconda casa. A questo si devono aggiungere 100 euro di imposta fissa ipotecaria e 100 di imposta catastale.
In caso di acquisto di una nuova costruzione (entro 4 anni dall’ ultimazione), non si paga l’imposta di registro ma l’IVA al 4% (se prima casa), e al 10% (se seconda casa); questa percentuale non viene calcolata sul valore catastale ma sul prezzo effettivo dichiarato in atto.
A questo vanno aggiunte le imposte fisse, che in questo caso sono: l’imposta di registro, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria, che ammontano a 200 euro cadauna.
Nel caso i cui parte del prezzo d’acquisto avviene tramite mutuo, si dovrà pagare l’Imposta sostitutiva di mutuo, pari allo 0.25% (se prima casa) dell’importo mutuato, mentre del 2% (se seconda casa).